Il menefreghismo celato di stupidità da parte dell’Italiano medio
Siete degli imbecilli travestiti da tuttologi, falsi e ipocriti che pensano solo al loro orticello.
Non c’è speranza per un popolo senza voce e senza idee, al quale piace stare seduto sul divano a bivaccare.
Siamo governati da partiti che dicono di fare il bene degli Italiani, storiella che sentiamo oramai da circa 30 anni, da sinistra a destra per passare dal centro.
Intanto un famigerato virus causa una pandemia, cosi strana da non aver nulla a che fare con quelle del passato, ma che guarda caso sembra essere pilotato, colpendo alcuni paesi in modo più duro,( USA, ITALY), ed altri in modo lieve, (Germany).
Se ci facciamo caso poi notiamo come i paesi meno colpiti alzano la voce nel dettare le regole degli aiuti di stato, ci ritroveremo affittuari in casa nostra.
Ci hanno privato del bene più prezioso, appunto la libertà, spacciandolo per un sacrificio necessario, ma se andiamo a ritroso nel tempo potremmo facilmente capire che una pandemia è un altra cosa, qualcosa che non uccide con il contagocce, che non è facile controllare e che non serve a nulla isolarsi, poichè dovrà fare il suo corso.
Ma l’imbecille classico o medio Italiano credendo di sapere tutto dirà che tutto questo è un complotto, certo come no, ma penso che ci vorrebbero due cose per questo tipo di imbecille, un po di umiltà e del senso civico, cose che certamente gli mancano.
Non c’è speranza per un popolo senza voce e senza idee
Intanto alcuni tra aziende e privati si stanno facendo i propri affari, mentre altri sono a casa ad aspettare la cassa integrazione che non arriva, se sono stati fortunati, e a chiedersi come farà a pagare la bolletta della luce o del telefono.
Non hanno abolito tutto con un decreto no, questo non si poteva fare, ma chiudere la popolazione a casa invece si, anche se va contro i principi della nostra carta costituzionale, l’importante era dare 300 euro di buoni spesa a famiglia, perchè si sa, l’importante è che ci siano gli spaghetti a tavola e un fiasco di vino.
Siete solo degli illusi, imbecilli che pur di non alzare quel culo dal divano siete pronti a vendere anche la dignità, ma ora voglio illustrarvi cosa è una pandemia, cosi capirete che questo virus non ha nulla a che vedere con una pandemia.
“Guerra sociale ed economica, non è altro….Rifiuto totalmente ogni forma di assistenzialismo, voglio essere libero di vivere con i proventi che la mia individualità riesce a fare.”
Ma andiamo per gradi: Questa è storia se avete un po di sale in zucca dovreste porvi qualche domanda.
La peste di Giustiniano
L’Impero bizantino si trovava in uno dei suoi momenti di maggior splendore quando un’epidemia di peste oscurò il potere dell’imperatore Giustiniano. Si trattava della prima epidemia di peste di cui si è a conoscenza. La malattia, e con essa la paura e l’isteria, si diffusero ad una velocità vertiginosa a Costantinopoli, una città di quasi 800.000 abitanti. E da lì verso tutto l’Impero.
Anche lo stesso Giustiniano fu vittima della peste, ma riuscì a guarire. Alla fine dell’epidemia, la capitale imperiale aveva perso quasi il 40% della sua popolazione, e in tutto l’impero avevano perso la vita 4 milioni di persone. Le conseguenze economiche furono catastrofiche, perché ci furono momenti in cui il numero di morti superava quello dei vivi.
Molti storici vedono in questa fase di indebolimento dell’Impero bizantino una linea di separazione fra il tramonto dell’Antichità e la nascita del Medioevo.
La peste nera
La peste nera era già nota quando l’umanità visse la peggiore epidemia a metà del XIV secolo (tra il 1346 e il 1353). Era conosciuta per i suoi precedenti, ma le sue cause e il suo trattamento erano completamente ignorati.
Questo, insieme alla velocità di diffusione, l’hanno resa una delle più grandi pandemie della storia. Solo cinque secoli più tardi venne scoperta la sua origine animale, e il suo collegamento con i ratti, che durante il Medioevo convivevano nelle grandi città con le persone e si spostavano addirittura con gli stessi mezzi di trasporto, come le navi, per esempio, verso città lontane, portando il virus con sé.
I numeri che ha lasciato dietro di sé questa epidemia sono sconvolgenti. Secondo i dati in possesso degli storici, si stima che la penisola iberica perse circa il 60-65% della popolazione e la Toscana fra il 50 e il 60%. La popolazione europea passò da 80 a 30 milioni di persone.
Il Vaiolo
Il cosiddetto virus del vaiolo, la cui diffusione negli esseri umani è nota da almeno 10.000 anni, è la causa della malattia nota come vaiolo.
Il suo nome fa riferimento alle pustole che apparivano sulla pelle di chi ne soffriva. Era una malattia grave ed estremamente contagiosa che decimò la popolazione mondiale dalla sua comparsa, arrivando ad avere tassi di mortalità fino al 30%.
Si espanse massicciamente nel Nuovo mondo quando i conquistatori iniziarono ad attraversare l’oceano, colpendo in modo terribile una popolazione con difese molto basse contro nuove malattie, e in Europa ebbe un periodo di drammatica espansione durante il XVIII secolo, infettando e sfigurando milioni di persone.
Fortunatamente, è una delle due uniche malattie che l’uomo è riuscito a debellare con la vaccinazione. È stato proprio combattendo questa malattia che fu scoperto il primo vaccino.
Fu Lady Mari Montagu ad elaborare inizialmente alcune osservazioni chiave in Turchia e, quasi 100 anni dopo, Edward Jenner ne dimostrò scientificamente la loro efficacia. Nel 1977 è stato registrato l’ultimo caso di contagio del virus, che da allora è considerato estinto.
L’ influenza Spagnola
Nel marzo 1918, durante gli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale, fu registrato il primo caso di influenza spagnola, paradossalmente, in un ospedale degli Stati Uniti. Fu battezzata così perché la Spagna rimase neutrale nella Grande Guerra e le informazioni sulla pandemia circolavano liberamente, a differenza degli altri paesi coinvolti nella lotta che cercavano di nascondere i dati.
Questo ceppo virulento del virus dell’influenza si diffuse in tutto il mondo contemporaneamente agli spostamenti delle truppe sui fronti europei. I sistemi sanitari rischiarono il collasso e le camere mortuarie funebri non riuscivano a stare al passo con le vittime. Studi recenti hanno rivelato dati più precisi.
Si stima che il tasso di mortalità globale fu tra il 10 e il 20% degli infetti, e in tutto il mondo morirono fra le 20 e le 50 milioni di persone. C’è chi addirittura ipotizza che si raggiunsero le 100 milioni di vittime.
L’ influenza Asiatica
Registrato per la prima volta nella penisola di Yunan, in Cina, il virus influenzale A (H2N2) di origine aviaria è comparso nel 1957 e in meno di un anno si diffuse in tutto il mondo.
A quel punto, il ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il braccio medico dell’ONU creato nel 1948, progettava ogni anno un vaccino destinato a mitigare gli effetti delle mutazioni influenzali.
Sebbene i progressi medici in relazione alla pandemia dell’influenza spagnola abbiano contribuito a contenere molto meglio l’avanzata del virus, questa pandemia ha registrato un milione di morti in tutto il pianeta.
L’Influenza di Hong Kong
Solo dieci anni dopo aver superato l’ultima grande pandemia influenzale, apparve, ancora una volta in Asia, la cosiddetta influenza di Hong Kong.
Una variazione del virus influenzale A (H3N2) fu registrata in questa città nel 1968 e si diffuse in tutto il mondo con un modello molto simile a quello dell’influenza asiatica.
Il virus dell’Immunodeficienza umana (HIV)
Una delle più gravi e più recenti pandemie conosciute dalla società odierna è quella del virus dell’immunodeficienza umana, l’HIV, meglio noto come AIDS.
I primi casi documentati sono apparsi nel 1981, e da allora il virus si è diffuso in tutto il mondo concentrando gran parte degli sforzi delle organizzazioni mondiali della sanità. Si pensa che la sua origine sia stata animale, e i suoi effetti contemplano l’indebolimento del sistema immunitario.
Di per sé quindi il virus non è letale, ma lo sono le sue conseguenze, perché lasciano l’organismo indifeso di fronte ad altre malattie. Il suo contagio avviene per contatto con fluidi corporei.
Anche se queste vie di trasmissione lo rendono meno contagioso, a priori, rispetto ad altri virus come l’influenza, l’ignoranza iniziale ha permesso che si diffondesse molto rapidamente.
Si stima che l’HIV abbia causato circa 25 milioni di morti in tutto il mondo.
Queste sono le pandemie, alzate il culo dal divano e organizzatevi, riprendiamoci la nostra vita, chiediamo la verità.
di redazione tg24ore.it