Uccisa dal marito dopo 12 denunce: L’inerzia dello Stato…
Uccisa dal marito dopo 12 denunce: morta per l’inerzia dello Stato
Uccisa dal marito dopo 12 denunce, oggi la Cassazione dice: «Eccessiva frammentazione dei fatti» e un «percorso argomentativo in contrasto con le regole che governano l’accertamento» del concatenarsi degli eventi nel ricostruire il ‘caso Manduca.
Il drammatico femminicidio più volte annunciato e consumatosi nell’inerzia dello Stato.
Sono questi i motivi per i quali la Cassazione ha nettamente bocciato la decisione presa dalla Corte di Appello di Messina, il 19 marzo 2019, di revocare l’indennizzo per danno patrimoniale in favore dei tre figli di Marianna Manduca, la giovane madre siciliana uccisa dal marito Saverio Nolfo, invano denunciato per 12 volte in un anno alla Procura di Caltagirone (Messina).
Donne assassinate dai propri mariti, ex, compagni, colleghi. I casi di “femminicidio” in Italia negli ultimi dodici mesi sono stati 92. Il numero è fermo al 31 luglio visto che il “dossier Viminale” aggrega i dati nel periodo compreso tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019. Nell’anno precedente le donne vittime di femminicidio sono state, ancora una volta, 92 (il 68,7 per cento dei 134 omicidi in ambito familiare).
Uccisa dal marito dopo 12 denunce
In base ai numeri forniti dal Viminale, il dato è rimasto stabile negli ultimi due anni. Se guardiamo al totale delle donne vittime di omicidio, in Italia la percentuale ha cominciato a ridursi negli ultimi cinque anni, più di quanto non sia sia ridotta in assoluto per gli omicidi in generale. Inoltre l’Italia, insieme alla Spagna, tra i grandi Paesi europei è quello che ha il tasso di omicidi con vittime donne più basso.
Per fare un confronto internazionale con i dati raccolti dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2016 l’Italia ha registrato un tasso di omicidi con vittime femminili pari a 0,5 ogni 100 mila persone. Nel 2016, nel Regno Unito il tasso è stato infatti pari a 0,9/100 mila, in Francia a 1/100 mila e in Germania a 1,1/100 mila.